E tocca riparlare di Donne, l’uso della maiuscola non è casuale, è voluto.
In poche ore tre episodi diversi che si aggregano sotto un veteromaschilismo piuttosto discutibile, almeno secondo il mio parere. Vediamoli uno per uno.
Bertolaso dice alla Meloni che dovrebbe fare la mamma e non il candidato Sindaco: mi sembra il peccato più lieve, in fondo se si candida la Meloni lui scompare dalla scena, per cui usa un metodo vecchio come il mondo per sembrare tenero e disponibile, ma nasconde la sua verità, cioè che lui vuole correre per fare il Sindaco, lei faccia la mamma. Deprimente, ma neanche tanto strano: in politica tutto è permesso (forse).
Il Candidato Sindaco di Milano del 5 Stelle rinuncia alla corsa perché le pressioni mediatiche si concentrerebbero sul suo aspetto fisico, definendola “non televisiva”: orrendo modo di fare fuori un candidato che, per inciso, io non avrei mai votato, ma che non può essere messa da parte solo per questo. La cosa che più mi lascia interdetto è che i 5 stelle hanno subito cercato di capire come fare a trovare un altro candidato, senza spendere nemmeno una parola a favore di questa ragazza: maschilismo sotterraneo anche lì?
La terza questione è quella della pessima campagna per il sì al referendum del 17 aprile: “trivella tua sorella”, con la silhouette di una donna china a 90°. Su questo non spendo nemmeno tante parole, è talmente volgare, idiota, offensivo e becero che avrebbe dovuto essere cancellato immediatamente e invece campeggia ancora ovunque.
Io sono e resto della mia idea: siamo ancora lontani dal riconoscere che le Donne sono il meglio che possa capitare, dobbiamo farcene una ragione. E io quella ragione me la sono fatta da un pezzo.