Qualche giorno fa, in missione di lavoro a Roma, ho avuto occasione di incontrare per caso Alessandro di Battista che conosco e con il quale avevamo scambiato qualche messaggio e qualche battuta sulla politica già molto tempo fa.
L’ho salutato ma lui non ha risposto al mio saluto, probabilmente perché sa che non la penso come lui, ma ha fatto male. Ha fatto male perché questa volta gli avrei detto che ha fatto bene a criticare l’ennesima giravolta del suo ex partito (perché di partito a tutti gli effetti si tratta); ha fatto bene a schierarsi contro questo melting pot politico del tutti insieme alla corte di Draghi. E con lui ha fatto bene Fratojanni e anche Meloni, che hanno scelto la via di una coerenza che in politica è piuttosto rara.
Tutti gli altri (ma proprio tutti) hanno accettato questo mare magnum che mette insieme tutto, dai presidenti di regione indagati, ai suonatori di campanelli, ai senatori che se-perdo-lascio-la-politica a tutti gli altri, soprattutto quelli che avrebbero dovuto mangiare il tonno dopo aver aperto le scatolette di Piazza Colonna e invece sono ancora lì.
Perché, come detto nel titolo, la politica è roba seria, per cui si dice “mai con quelli” fino a quando non si rischia di perdere le comode poltrone in pelle oppure appena si coglie l’opportunità di rimettere le terga proprio sulle poltrone lasciate libere da altri: bello stare a Roma…..
Quando il Presidente Draghi ha annunciato la lista dei ministri del suo Governo, stavo guidando, ho alzato il volume della radio per sentire bene, e mi dispiace che non ci fosse il replay: avevo capito bene? Quelli lì erano i Ministri che Draghi stava nominando? Sul serio? Purtroppo sì.
Al netto dei tre-quattro tecnici che si è portato dietro per i ministeri economici, sugli altri nomi ci sarebbe da spendere almeno 1 terabyte di commenti, perché la logica della politica (sempre la roba seria di cui sopra), per mantenere allineati i 456 partiti che sostengono questo governo ci sono voluti equilibrismi da circo Barnum, e alla fine la montagna ha partorito il topolino della più miserabile accozzaglia di vecchi e semivecchi rinoceronti della politica, sia tra quelli che ministri erano e tali sono rimasti, sia tra quelli che improvvisamente sono tornati a fare i ministri, come se non fossero bastate le pessime figure già fatte in passato.
E, mentre rimangono in carica (ad esempio) Franceschini, Di Maio (!!!!!) e Speranza, risorgono dalle ceneri Brunetta, Carfagna e Gelmini, che io speravo fossero stati tutti assunti da Nonno Silvio per badare alle sue numerose ville sparse un po’ ovunque. E invece no, eccoli lì nel loro splendore assieme a Giorgietti, Patuanelli, Guerini….. viva la politica seria.
Ma questi, almeno, avranno la possibilità di dimostrare quello di cui sono capaci (forse), mentre invece il teatrino dei partiti ha giocato le sue carte peggiori: tutti a dire “mai al governo con quelli”, mentre con “quelli” già stavano trattando sottobanco per i sottosegretari, i viceministri e le 121 nomine (mi pare siano 121) di manager pubblici che andranno ad occupare i posti migliori che il nostro sciagurato Paese possa offrire nei prossimi due anni. Negli ultimi tempi abbiamo assistito, a mio parere, al teatrino peggiore che la politica possa offrire, con una montagna di bugie raccontate a chi su quelle bugie ha magari costruito il proprio voto, credendo che questo o quel leader dicessero sul serio quando giuravano che non avrebbero mai accettato di governare con quelli là, che era meglio andare alle urne, e bla bla bla a parlare di ricostruzione, ripartenza, unità, confronto, e W Mattarella ma sempre e solo se c’è un tornaconto. Oggi, poi, la comica finale (che ho comunque un sottofondo di enorme tristezza). Il Movimento 5 stelle, sempre quello degli apriscatole e del “mai con loro”, vota in modo non uniforme il sostegno al Governo Draghi; molti senatori e deputati del movimento, quelli che sono capitati lì a governarci con 45 voti sul web, non accettano la linea del partito e scelgono la strada di Meloni e Fratojanni. Scelgono di votare no, o di astenersi o di assentarsi alle votazioni. La scure dei probiviri (molti di loro credo ignorino l’etimologia di questo termine) decidono per la loro espulsione dal gruppo parlamentare e/o anche dal partito. Bene, w la linea dura!!
E loro cosa fanno? Creano un gruppo parlamentare nuovo (non ricordo nemmeno il nome), che si costituisce sotto il simbolo di Italia dei Valori di Antonio di Pietro: ho dovuto ascoltare questa notizia in tre TG diversi prima di crederci. Cioè, voi transfughi del Movimento andate a costituire un gruppo con il simbolo di uno di quelli che avete insultato di più negli ultimi dieci anni e che era bello tranquillo sul suo trattore? Dopo che avete detto le peggio cose della Lega (e ci avete governato assieme), del PD (e ci avete governato assieme), di Forza Italia (e ci governate assieme), adesso andate anche da Di Pietro? Ma scusate, quella famosa scatoletta quando la aprite?
Rimane per me il mistero di Di Maio al Ministero degli Esteri ma, come ho già detto più volte, il cretino sono io mica lui.
Perché la politica è roba seria.
Presidente Draghi, in bocca al lupo a lei ma soprattutto a noi.