Le immagini che abbiamo visto tutti del Pronto Soccorso di Nola sono davvero terribili, i malati sdraiati a terra e il personale in ginocchio che li cura. Certo, perché li stavano curando, i 2 (due) malati che erano sdraiati a terra per mancanza di barelle: con quello che c’era disponibile, cioè il pavimento, ma li stavano curando e mi pare di aver capito che la signora che si vede sdraiata sul fianco sia uscita dall’ospedale ristabilita in poco tempo. Perché era sul fianco? Perché (pare) fosse in preda ad un forte attacco di vomito, ed era l’unico modo per evitare che soffocasse.
Quindi, a parere mio, mettere sotto accusa chi lavora “al fronte” è semplicemente sbagliato, nulla di più. Perché gli operatori sanitari, magari a volte sgarbati, forse a volte poco attenti, sono quelli che ogni giorno e ogni notte salvano vite, perché è il loro mestiere, è quello che sanno fare, e lo fanno in media anche piuttosto bene.
Mancavano le barelle, visto che gli accessi di PS quel giorno erano il triplo del normale? E cosa avrebbero dovuto fare, respingere i malati? Avrebbero dovuto dire che per loro non c’era posto? Vedete, dal divano è molto facile giudicare, ma il PS è un luogo di frontiera, nel quale è molto difficile programmare, perché le emergenze hanno la sottile caratteristica che non ti avvisano, altrimenti non sarebbero emergenze.
Ma colpevoli ce ne sono, come no!! Ma non sono quelli sospesi, non sono gli operatori sanitari del PS di Nola. Sono i gestori della Sanità, è il Governatore della Campania che chiede il licenziamento dei responsabili, senza tenere conto del fatto che il primo responsabile è proprio lui, Governatore e Commissario Straordinario per la Sanità della Campania. Si licenzi da solo, se ne ha il coraggio. Ovviamente non lo farà, perché qui non si dimette quasi mai nessuno, figuriamoci se lo fa De Luca, poltronista di professione.
Dovrebbero pagare tutti quelli che hanno fatto della Sanità Campana ( e non solo, purtroppo) “carne da porco”, come si dice in Emilia, quelli che hanno assunto o fatto assumere cugini, parenti, amici, amici degli amici nelle ASL perché “poi ci danno i voti”, quelli che hanno truccato le gare d’appalto, insomma tutti quelli che hanno portato i Sanitari di Nola (S maiuscola per rispetto del loro lavoro) a lavorare sui pavimenti. Perché, lo ripeto, l’unica colpa che hanno loro è di avere superato i loro limiti, lavorando in condizioni demenziali per colpe di altri.
Chi pagherà? Forse nessuno dei colpevoli veri, forse qualche “agnello sacrificale” e questo, secondo me, è addirittura peggio che curare i malati sul pavimento.
Poi, ormai non commento nemmeno più il coraggio degli “eroi da tastiera” che giudicano senza sapere e che, magari, intasano per primi i PS di mezza Italia con situazioni che non dovrebbero nemmeno arrivare al Pronto Soccorso.
Tanto perché lo sappiate: il 55% degli accessi di PS in Italia (valore medio) non sono patologie da PS.
Per dire.