Vi avviso, questo sarà un post piuttosto duro e impopolare, ma il lunedì mattina lo impone.
Nei giorno scorsi abbiamo letto ovunque stralci delle intercettazioni dell’ex ministro Guidi con il suo compagno, con sottolineature sui fatti privati molto più vicine alle baruffe chiozzotte di antica memoria che alla mera discussione politica sulla vicenda.
Io non entro nel merito specifico della vicenda giudiziaria, ho la pessima abitudine di non giudicare quello che non conosco, quindi prendo per buono che sia un argomento di discussione sul quale sarebbe opportuno informarsi meglio prima di parlare, cosa che non molti fanno.
Quello che mi fa profondamente senso è il gioco al massacro sulle persone, ed è una cosa che ho già detto più volte, anche in altre epoche: se ci sono motivi per pubblicare le conversazioni private, fatemi capire quali sono questi motivi perché io da solo non ci arrivo. E, per me, questo è sempre stato così, non lo è da oggi perché la Guidi è nel Governo Renzi o perché è mia concittadina, ma chissenefrega!!! Ma nel Paese dove fa opinione Barbara d’Urso o Giletti le speranze sono pochine….
Sono e resto contrario alle pubblicazioni di stralci di telefonate, anche perché già nei brogliacci ci sono centinaia di “omissis”, di “non si capisce”, di farsi dette in dialetti di tutta Italia, ma perché dobbiamo mettere sulla gogna qualcuno solo perché ci fa comodo farlo, politicamente parlando?
Se ci sono estremi di reato, abbiamo un corpo dello Stato che se ne deve occupare, lo dovrebbe fare in modo veloce e puntuale, ma non credo che la gogna mediatica sia una soluzione, anzi, la trovo becera e demenziale, da sempre, non da oggi.
C’è una sorta di eccesso di giudizio, ma il giudizio di piazza è da sempre un giudizio sommario, fatto senza discernimento, senza logica e senza potere: cioè, il nulla più assoluto.
Io vorrei avere un Governo che governa, non un Governo costretto a rincorrere fatti privati, un Governo che emana leggi sensate e non un Governo che pensa di intervenire per tappare un buco.
Credo che le intercettazioni siano doverose, siano giuste, ma NON debbano essere trasmesse alla stampa se non dopo che si sia aperto un processo e solo dopo che siano state distrutte tutte le parti irrilevanti ai fini investigativi. Peraltro mi pare di ricordare che esistesse una norma in tal senso, ma sembra che sia nel dimenticatoio insieme al rispetto delle persone, alla presunzione di innocenza fino a colpevolezza dimostrata, insomma insieme alla Giustizia vera.
Ha fatto bene la Guidi a dimettersi? Certo che ha fatto bene. Ma male ha fatto chi ha pensato che una persona che da anni si muove nel mondo imprenditoriale, in particolare nel mondo dell’energia, non potesse prima o poi suscitare sospetti nella sua attività ministeriale. E qui si apre un problema politico serio: o prendiamo persone competenti nel settore o prendiamo politici puri per fare i ministri.
Nel primo caso si rischia una cointeressenza della persona verso l’ambiente nel quale ha lavorato, nel secondo si rischia l’incompetenza: cosa è meglio?
Io non lo so, solo mi rimane un senso di schifo anche perché in questo modo si rischia di perdere di vista il senso vero delle cose, fino ai plastici e alle discussioni domenicali nei comodi salotti televisivi regni del nulla più assoluto.
Buona settimana a tutti.