E, purtroppo, siamo a riparlare di un tema antico e ormai fin troppo logorato: le donne e le pessime battute.
Negli ultimi tempi se ne sono viste e sentite di tutti i colori, dai “trivella tua sorella” alle foto false della Boschi in mutande e reggiseno, alle tante, troppe allusioni che non voglio nemmeno definire sessuali ma che definisco semplicemente idiote che si sentono tutti i sacrosanti giorni, fino ai “distinguo” sulla vita privata dell’ex ministro Guidi con indagini sulle modalità di vita in comune tra lei e il suo compagno. “Eh, ma se hanno un figlio, figurati se la sera prima di andare a letto insieme non parlano del lavoro”, con un sorriso idiota che allude a chissà quali notti di passione. Forse si tratta solo di invidia, visto che la fonte è un noto giornalista di cui non faccio il nome, ma che è famoso anche per la sua compagna (come mai a loro nessuno chiede se sono sposati?).
Insomma, tanto rumore prima quando si sparlava delle donne del Centro destra, dei festini più o meno orgiastici di Silvio & c., ma adesso, a parti invertite, mi pare che le cose non siano per nulla cambiate. Perché se si diceva “ma insomma, Berlusconi a casa sua può fare come vuole, no?” non capisco perché adesso chi diceva questo si allunghi il collo tipo struzzo per vedere cosa fa la Guidi a casa sua o se la Boschi entra nello stesso albergo di Renzi e ne esce spettinata. Lasciamo poi stare le pessime battute sull’aspetto fisico della moglie del Premier, che fanno il paio con quelle che a suo tempo si facevano sulla statura di Brunetta.
In tutto questo non c’è nulla di politico, c’è solo un pessimo gioco al massacro, soprattutto delle donne, quindi siamo ancora lontani da una parità che, lasciatemi dire, non si ottiene dicendo “sindaca” o “ministra”, sono termini brutti, cacofonici, che non rendono nemmeno giustizia a chi se li sente attribuire.
La Guidi ha fatto bene a dimettersi? Sì
Farebbe bene la Boschi a dimettersi? Sì
Ma non per quello che sono, ma per quello che hanno fatto, detto e programmato, e lo direi nello stesso modo se fossero uomini, perché il problema è politico, non sessuale. Da uomo, però, devo dire che sono pervaso da un grande senso di tristezza quando, invece che di politica, vedo e sento parlare di tette, fondoschiena, mutande e letti roventi. E lo dissi a suo tempo per il centro destra, lo ripeto oggi per il centro sinistra.
Se non cresciamo anche su questo, siamo e restiamo messi molto male.