Ieri l’altro il Parlamento ha approvato il testo della legge per la videosorveglianza negli asili, nelle strutture protette, nelle case di riposo, dopo i ripetuti episodi di maltrattamenti da parte degli operatori.
Prima di tutto mi preme dire che questo tipo di violenza non è solo un problema italiano, leggendo le cronache internazionali si leggono episodi simili un po’ ovunque, e questo non mi rallegra ma mi rattrista profondamente. Ci sono e ci sono stati in passato episodi che definire discutibili è poco, anche perché a volte si tende a minimizzare l’insulto, o lo scherno, come se essere diversamente abili (per esempio) fosse una colpa, e senza minimamente pensare che usare parole come “mongoloide” a mò di insulto risulta essere un insulto non per chi lo riceve, ma per migliaia di persone che hanno contratto la sindrome di Down, e non ne hanno certamente colpa.
Poi, mi annichilisce il fatto che le Forze dell’Ordine (prima di tutto i NAS dei Carabinieri) debbano installare telecamere di nascosto dentro ad un asilo o a un ospizio per verificare la veridicità di accuse di maltrattamenti che, spesso, le stesse famiglie sottovalutano, perché “ma dai, quella maestra lì ti ha fatto del male? Ma non ci credo”, o “certo che stare tutto il giorno in mezzo a ‘sti vecchi, per forza poi ti scappano i cavalli” o altre amenità del genere.
No, non può e non deve essere così, e le ragioni sono talmente tante e talmente elementari che non riseco nemmeno a metterle tutte in fila per farne un elenco. Purtroppo, la logica del “mulino bianco”, cioè di quella società che premia e evidenzia solo quelli che alla mattina sono in grado di alzarsi, fare colazione e sorridere già alle sette, nello stesso tempo e con lo stesso atteggiamento leggero ed insensibile punisce gli altri, tutti gli altri, compresi i bambini che, invece di mangiare tranquilli il biscottino della scuola, piangono e si lamentano, come fanno spesso i bambini. A volte mi viene da pensare che alcuni bambini piangano perché si sono resi conto prima degli altri di dove sono capitati.
La violenza, qualunque tipo di violenza, è inaccettabile in un paese civile, anche se tocca dire che ne vediamo talmente tanta ed in tante forme che restare avulsi da quel contesto risulta piuttosto difficile, ma occorre fermarsi a pensare ai danni che questo atteggiamenti provocano, perché qualcosa lo provocano.
Quindi, ben venga una legge che tende a tutelare i più deboli, e che peraltro nella sua prima parte non si limita alla definizione del metodo di controllo ma auspica che gli operatori siano opportunamente addestrati e formati, perché è da lì che parte tutto, dalla formazione.
Questo è il link al testo finale della legge : http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0045410.pdf, io vi chiedo di usare un po’ del vostro tempo per leggerla e spiegarmi perché Sinistra Italiana ha votato contro e i 5stelle si sono astenuti.
Io, francamente, non l’ho capito. E spero che, mentre portano a scuola i loro figli o accompagnano i nonni alla RSA, anche i Parlamentari che hanno votato no si facciano la domanda.
Poi, sempre per parlare di politica spicciola, questa proposta ha almeno 8 anni, e il suo iter non è finito. Quindi, per difendere diritti sacrosanti, ci vorranno almeno 12-13 anni.
Amen.