Oggi l’Espresso in edicola pubblica l’intervista con un blogger che ha creato articoli bufala (spesso a sfondo razzista), e che riceveva pochi centesimi per ogni condivisione di notizia pubblicata. Le condivisioni erano tante, per cui questo giovanotto dice: “facevo bei soldi”.
Poi è arrivata la Polizia Postale a chiudergli il giochino.
Alcune notizie pubblicate: “Roma: extracomunitario tenta di stuprare bambina. Interviene un passante e lo demolisce”. “Napoli, ospitano un pakistano a cena: stupra la figlia e viene picchiato dal padre”. “Marocchino salva bambino in mare e poi muore per la fatica”. “Quattro tunisini stuprano la moglie e poi uccidono il marito a sprangate”. “Nigeriano stupra madre e figlia, il marito gli getta l’acido sul pene”. “Immigrato violenta bambina di 7 anni. Il padre gli taglia le palle e gliele fa ingoiare””.
L’ultimo articolo ha avuto più di 500.000 visite, il che dimostra due cose: che i creduloni non sono mai finiti e che, in fondo, il razzismo strisciante esiste ancora.