“Tutto cambia perché nulla cambi”, di Gattopardesca memoria, mai come oggi frase attuale nel ridicolo panorama politico di Roma e delle sue prossime sciagurate elezioni.
Perché cito questa frase, che mi è stata suggerita poco fa al telefono da una amica?
Perché oggi esce finalmente la notizia che era nell’aria da un po’ e che cambia in modo radicale il panorama delle prossime elezioni: Bertolaso lascia e Forza Italia (o quello che ne rimane) sostiene Alfio Marchini, il candidato “libero dai partiti”, “uomo indipendente”, e altre baggianate del genere dette fino a ieri e oggi clamorosamente smentite.
Bertolaso ieri (non nel giurassico, ieri 27 aprile 2016) diceva “io non mollo”, “sono gli altri che mi vogliono”, “metterò a disposizione della città la mia esperienza”, oppure “farei anche l’assessore con Marchini Sindaco”, e altro del genere. L’ultima frase nascondeva evidentemente il sottile gioco della politica che si sarebbe poi rivelato oggi.
Marchini anche ieri predicava la sua assoluta indipendenza dalla politica “classica” e, giusto un mese fa, non ha risposto alla mia domanda diretta su cosa volesse significare il sostegno di Lorenzin, Rossin, Ciocchetti e altri. Ci ha girato intorno, non mi ha risposto fino ad oggi con la peggior risposta possibile, che non dipende dal partito che lo sosterrà ma dal fatto che anche lui si arrende alla vecchia, classica politica. Perché io spero che nessuno sia disposto a credere che Bertolaso molli senza nulla avere in cambio, o che Silvio non pretenda di mettere le mani nelle liste, o che Lorenzin non chieda qualcuno da inserire. Sia chiaro, nulla di male, tutto legittimo, ma quello che mi fa imbestialire è che Marchini ha giurato e spergiurato fino a ieri che non sarebbe stato così e mi aveva (quasi) convinto.
Politicamente è una mossa azzeccatissima del vecchio leone di Arcore, ma temo che non perderà solo il mio voto, ne perderà altri. Ci spiegheranno con il solito politichese che questa è una scelta vincente e che non cambia l’idea indipendente di Marchini, ma io non ci credo per nulla.
Tutto cambia perché nulla cambi.
Adesso, Alfio, spiegaci il cartellone 6×3 che c’è all’inizio del mio post.