Premetto che non conosco la Sig.na Ruspoli, per cui quello che scriverò non è contro di lei, ma è solo mera notazione politica.
Che una giovane rampolla di nobile famiglia, di antichissime tradizioni, si candidi alle elezioni politiche nulla di male, anzi, magari la sempiterna storia della sua famiglia potrebbe aggiungere un tocco di classe ad una coalizione che mi sembra molto più “basic”.
Ma proprio perché dovrebbe aggiungere, trovo poco sensato iniziare con un manifesto che “toglie” e divide. Perché quella frase, legittima se detta in un consesso adeguato (il Circolo degli Scacchi, per dire) diventa poco appealing se questo manifesto dovesse comparire a Boccea, o a Casalotti, o a Tor Bella Monaca. Mi permetto di suggerire, sommessamente, alla candidata, di tenere in considerazione che anche gli “ignobili” votano, e sono anche di più dei nobili, numericamente parlando.
Forse un addetto stampa non sarebbe male averlo. Potrei anche suggerire dei nomi.
Non mi addentro a discutere sul livello di questa campagna elettorale perché credo che siamo arrivati al fondo e, preparatevi, non è finita qui.