Buonasera, comincio con una buona notizia: da 4 giorni Carpi e Mirandola, due delle zone più colpite in provincia di Modena, non registrano nuovi ricoveri per Covid 19. Bene, molto bene.
Poi però si torna alla triste realtà, quella che non riguarda solo Modena ma tutto il Paese. Stasera il Premier Conte ci ha annunciato che il lockdown continuerà almeno fino all’inizio di maggio come peraltro ormai tutti o quasi si aspettavano. Certo, perché ormai l’alternanza tra virologi e studiosi di politiche finanziarie è al top: fino a ieri una marea di virologi che, dopo l’Eurogruppo di ieri, sono diventati improvvisamente esperti di finanza e di politiche monetarie. Personalmente non mi schiero né tra i primi né tra i secondi, ma un po’ di considerazioni sparse, in libertà, le vorrei fare ovviamente senza avere la pretesa di convincere nessuno di nulla.
Partiamo dalle conferenze stampa: anche basta.
Basta perché io personalmente sono stufo di assistere a quel triste teatrino alle 18,00 di ogni maledetto giorno dove vengono propinate cifre discutibili e senza che questo possa cambiare o far cambiare qualcosa o qualcuno; anche basta con i giornalisti che fanno domande a volte davvero imbarazzanti, alle quali i vari Borrelli, Brusaferro e compagnia rispondono sempre senza perdere un aplomb inglese davvero notevole, anche basta ad altri che dicono cose gravissime senza pensare, evidentemente, alle conseguenze. Cito una frase sola, a caso: “E’ presto per parlare di una piena ripresa delle attività e di fine del lockdown a settembre”: e allora, se è presto perché ne parli? Non sarebbe meglio un silenzio degno di una notte d’inverno nella tundra?
Ma ci pensa Conte a tenere alta la tensione emotiva delle conferenze stampa, nelle quali tira la bastonata subito (“abbiamo deciso di prolungare la chiusura fino al 3 di maggio”) come se stesse dicendo una banalità, salvo poi iniziare con la litania delle speranze da Libro Cuore con le quali riempie gli altri 350 minuti di conferenza stampa : “ne usciremo tutti insieme” (certo, vuoi uscirne solo tu?), “l’Italia è un grande Paese” (Vero, se non fosse per la politica che la rappresenta), “Torneremo ad abbracciarci molto presto” (ammesso e non concesso che altri 25 giorni di blocco siano poca roba) e via di seguito con queste cose buone per i romanzi rosa o per il Grande Fratello (non ci crederete, ma la citazione è fortemente voluta). Basta, per favore.
Però bisogna anche dire che ci sono altri protagonisti che fanno di tutti per buttare benzina sul fuoco, magari anche dicendo cose solo parzialmente vere, perché l’Eurogruppo di ieri non ha sancito cose che dovranno essere decise dalla riunione dei Capi di Governo europei, che si terrà il prossimo 23 aprile (con calma e per piacere……). Quindi il Ministro Gualtieri (sempre se non ho capito male) non ha di fatto firmato nessun Mes, Cip, Ciop o simili o almeno non li ha resi operativi ieri sera. Chi si occupa di politica da una vita, dovrebbe saperlo e dovrebbe anche ricordarsi chi firmò la prima versione del Mes nel 2012. Purtroppo però le scie chimiche fanno perdere la memoria a molti.
Ovviamente, questo non toglie che i Paesi Europei del Nord si stiano muovendo in un modo davvero ignobile, forse perché da loro il problema Covid 19 non è così sentito, almeno per ora. Ma d’altro canto, e ripeto una cosa già detta, se ogni volta che puoi (tu generico ma nemmeno tanto) dici che l’Europa fa schifo, che è solo un posto per burocrati, che non ci serve a nulla, poi come puoi pretendere che gli altri ti diano ragione? Se io insulto ripetutamente qualcuno, quando poi gli chiedo aiuto mi posso anche aspettare un bel no sulla faccia. Aggiungo una cosa che ormai assomiglia ad una litania: ma come si poteva pensare di contare qualcosa in Europa contrapponendo a Schauble o Verostatd la Zanicchi e Borghezio? Ma davvero qualcuno pensava che mandare avanti i mammouth della politica italica fosse la scelta giusta?
Speriamo che il nostro Premier arrivi al 23 con una alleanza forte in modo da poter attivare tutti i meccanismi necessari per fronteggiare questo momento terrificante che non finirà presto, propio per niente.
Torno in Italia perché adesso sono curioso di vedere cosa succederà dal 13 in poi, con questo cervellotico metodo di riaperture parziali maancheno, con attività che riprendono (giustamente) e altre che invece rimangono bloccate senza un senso logico. Faccio un esempio: che un agente immobiliare possa fare il suo lavoro con tutte le dovute protezioni e con appuntamenti cadenzati ci sta, e secondo me ci stava anche prima. Ma allora perché un avvocato o un commercialista non possono riprendere il lavoro, se mettono in atto tutte le dovute cautele? Perché riaprono le librerie e non i negozi di scarpe? Boh…
I professionisti, quelli famosi della Partita IVA, sono a fatturato zero da febbraio, lo stesso vale per gli artigiani, per i gestori di ristoranti e bar e potrei continuare: come si può pensare che tutto continui così fino a Maggio (almeno) senza un sostegno economico adeguato? E secondo Lei, Avvocato Conte, 600€ una tantum sono un sostegno adeguato? Abbia almeno il buon gusto di non perculare i suddetti professionisti, artigiani e piccoli imprenditori. Si faccia coraggio, dica le cose come stanno: più di questo non potevo darvi, devo pagare lo stipendio a Casalino (un po’ di populismo ci sta, dai).
Io spero, come ho scritto due giorni fa, che ci si renda conto della enorme gravità della situazione e si cominci davvero a lavorare per la ripresa, che sarà difficile, lenta, ma che vedrà protagonisti i “saggi” scelti dal Governo e guidati da Vittorio Colao e di cui elenco freddamente i nomi:
Elisabetta Camussi, Roberto Cingolani, Riccardo Cristadoro, Giuseppe Falco, Franco Focareta, Enrico Giovannini, Giovanni Gorno Tempini, Giampiero Griffo, Filomena Maggino, Mariana Mazzucato, Enrico Moretti, Riccardo Ranalli, Marino Regini, Raffaellas Sadun, Stefano Simontacchi, Fabrizio Starace.
Ne conosco solo alcuni, spero solo che non sia l’ennesimo direttorio che poi alla fine non porta a nulla.
Lo spero, ma non sono poi così tranquillo.
Buona Via Crucis