Oggi ho avuto modo di partecipare ad uno scambio di “opinioni” che mi ha messo molta tristezza (e non era necessario), sul quale vorrei però fare qualche riflessione.
Storia di oggi: in pausa pranzo vedo un post, di una persona che non vorrei nemmeno nominare, che parla di “ex-omosessuali”, categoria che francamente non conoscevo. Cerco di capire, attraverso un po’ di domande, di cosa o di chi stiamo parlando, perché a me non risulta che l’omosessualità sia una condizione da cui recedere o che si può acquisire, ma c’è sempre tempo per imparare.
Bene, questo signore (??) ed i suoi accoliti hanno detto davvero di tutto, e vi riporto solo alcuni brani per non tediare chi, oltre ai tasti del computer, usa anche il cervello.
- Nel mondo sono molti di più gli ex omosessuali che gli omosessuali, ma non fanno lo stesso rumore.
- I gusti sono gusti e me li faccio andare bene MA NON MI ROMPETE I COGLIONI TUTTI GIORNI ESIBENDO I VOSTRI MODI DI VIVERE DIFFERENTI DAI MIEI,am nin cieva un caz ( non me ne frega niente, ndr) se vi ingommate tra uomini o tra donne basta che non commettete atti illegali o specialmente di pedofilia,io sono un supergrasso ma non vi vengo a rompere i coglioni tutti i momenti mostrandoti la mia pancia o lamentandomi delle barriere architettoniche e ti giuro che ne avrei motivooooooo (questo mi pare assurga al ruolo di capolavoro di mentecattismo ndr)
- vedo che non vuol capire. Il punto non è eliminare l’omosessualità ma contrastare le implicazioni sociali dell’omosessualismo.
- a me fa paura l’omosessuallismo che mette in pericolo il principio di uguaglianza e la liberta di pensiero e di parola
- l’omosessualità è una perversione sessuale
- certo esistono moltissime perversioni: zoofilia, necrofilia, debdrofilia, masochismo, sadismo, feticismo vouyerismo, ecc. (mettendo questa roba sullo stesso piano dell’omosessualità……)
- non è vero che l’omosessualità sia diffusa tra le specie animali, ma anche se fosse la circostanza non la giustificherebbe. Non siamo bestie. Gli antichi greci non erano omosessuali ma avevano occasionali rapporti pederastici (socrate con Alcibiade ma era sposato con Santippe che spiega molto). Lei affastella una gran quantità di luoghi comuni per accreditare un falso mito di progresso. La corrente di pensiero alla quale si riferisce, tentando invano di screditarla facendo un incongruo riferimento al medioevo e all’inquisizione, si chiama verità, fisiologica, biologica, ribadita dai testi sacri.
e mi fermo qui, nemmeno sulle cose peggiori.
Ora, chi ha discettato in questo modo quantomeno discutibile sul tema, ha palesemente ignorato (o finto di ignorare) che l’omosessualità non è una “scelta”, non è un qualcosa che “diventi” o dalla quale puoi diventare “ex”, ma ben altro; studiare due righe due di fisiologia umana e di etologia sarebbe stata utile, ma mi rendo conto che non tutti hanno il tempo (?) o la voglia (?) di farlo.
Qualcuno dirà “eh, ma cosa vuoi che sia, quelli lì sono matti, lascia stare….” e invece no, io non lascio stare.
E non lascio stare perché a me questo modo becero, violento, ignorante (nel senso latino del termine) di discutere mi rende bene l’idea di dove stiamo andando a finire. Ma questo pare sia il pensiero dominante di questo pessimo momento storico, nel quale tutto ciò che è diverso per una qualche ragione è da considerare meno di nulla o, peggio ancora, meritevole di esecrazione spesso non solo verbale ma anche fisica. La sessualità, il colore della pelle, lo stato sociale, l’appartenenza etnica, l’handicap e molto altro sono diventati “problemi” perché si tratta di “diversi da noi”. Ma diversi de che, direbbero a Roma? Diversi da chi? E perché “diversi”?
Dovremmo tentare di ritrovare un po’ di umanità, quella vera però, non quella pelosa che fa dire a molti “ah, io ho un sacco di amici gay, mica mi danno fastidio…” Ma scusa, essere superiore, perché dovrebbero “darti fastidio”? La loro libertà sessuale, sentimentale, umana in quale modo lede i tuoi diritti acquisiti di “normale”?
Lo scambio di oggi, lo ripeto, mi ha davvero intristito, perché stiamo andando indietro, non avanti: e questo riguarda, lo ripeto, tutte le diversità da una normalità che non si capisce nemmeno bene chi abbia stabilito essere quella giusta.
Lasciate vivere ad ognuno di noi la propria vita, non tentate di omologare le vite altrui a modelli da fine ‘700 perché siamo abbondantemente nel 2000, anche se non sembra.
Mi fate paura sul serio.