A parlare oggi del Vaticano e degli “scandali” che escono dalle potenti mura della Città Stato sembra di sparare alla Croce Rossa ferma al semaforo.
Ci sono e ci saranno sempre visioni contrapposte e diverse sulle questioni temporali che affliggono la Chiesa Cattolica di Roma, ma io credo ci sia una verità incontrovertibile e, in un certo senso, drammatica: questo Papa, piaccia o no, sta stravolgendo un sistema ultra-secolare, che è così da sempre, anche con i Santi ad affacciarsi su Piazza San Pietro.
Non mi metto a ragionare sulle varie dietrologie sulle elezioni precedenti, sull’abdicazione di Ratzinger, sui due Papi presenti oggi, e bla bla del genere solo perché non avendo conoscenza diretta dei fatti direi un sacco di cialtronerie, e mi sembra ce ne siano a sufficienza in giro.
Mi limito a dire che, dopo secoli di immobilismo, la Chiesa sta cambiando sotto gli occhi di tutti, e credo che per i credenti sia un passaggio importante: qualcuno definisce la Chiesa di questo Papa “pauperista” perché guarda ai poveri, ai reietti, a quelli che non hanno beni materiali. Ma cosa avrebbe dovuto fare da sempre la Chiesa se non questo? Mi meraviglio che non sia stato così finora!
Molti hanno sempre tuonato contro lo strapotere Vaticano, gli immobili di lusso, la vita da nababbi dei Cardinali, la Farmacia Vaticana a cui molti aspirano; adesso c’è un Papa che guarda con disdegno tutto questo e prova a cambiare un sistema secolare. Per me, da laico, era ora.
Non posso che augurare a Lui e a chi lo aiuta in questo percorso virtuoso ma irto di insidie di riuscire almeno in parte in questa impresa, perché di impresa si tratta.