Scrivo questo articolo di getto, sull’onda della solenne incazzatura che mi pervade in questi giorni leggendo le tante, troppe brutture sulle donne in politica.
Io ho una buona memoria, per cui ricordo le levate di scudi contro le battute tutt’altro che spiritose che si facevano sulle donne al potere del Centro destra, dalla Santanché alla Meloni, alla Gelmini, alla Beccalossi, e così via. Ho sempre trovato molte di quelle illazioni tristi, poco intelligenti e poco sensate, ma soprattutto ammantate di quella allure di maschilismo che grevemente aleggia ancora oggi in giro.
Venendo ai tempi nostri, analizzo per sommi capi tre donne che, per motivi diversi, fanno capo al centro sinistra.
Agnese Renzi: coperta di insulti di ogni tipo, colpita da una serie di illazioni sul suo maglione come se quello fosse il problema, cercata a tutti i costi e quasi mai trovata nelle cronache, data la sua ritrosia e la sua signorilità. Ma cosa vi frega se si permette di comprare un maglione da 800 euro, ammesso che lo sia? Poi, magari, leggete, scrivete, commentate, condividete gli improperi comodamente seduti ( o sedute, che è ancora peggio) a Cortina d’Ampezzo al bar da 100 euro a caffè e lo fate usando il vostro smartphone di ultima generazione quello-che-funziona-anche-dentro-l’acqua sai, non si sa mai che mi cada mentre scio, che costa molto di più del maglione che lei ha portato con grande signorilità. Stima e apprezzamento per come ha fatto la moglie del Premier, e tanta paura che vi roda l’invidia per il maglione, per Palazzo Chigi e anche per il ruolo del marito (ho detto ruolo…).
Maria Elena Boschi: Ministro che non doveva fare in Ministro (vero), Sottosegretario che non doveva esserci (vero), ma anche lei coperta di insulti perché “ma dai, lo sanno tutti che è l’amante di Renzi”, come se foste tutti (e tutte) sotto il letto a Palazzo Chigi o in hotel a vedere cosa facevano quei due lì. C’è addirittura un giornale on line che propone “le 10 foto più sexy di Maria Elena Boschi”, con il sottotitolo vigliacco “si vede anche la cellulite”. Anche qui invidia a pacchi, da parte degli uomini perché a letto con lei voi non ci andrete mai e da parte delle donne perché non si può dire che sia brutta, anzi! “Hai visto come stava bene con quel vestito rosso alla prima della Scala, certo, un po’ troppo scollato, ma è carina”. Ma voi ci andate alla prima della Scala nel palco d’onore? No, vero?
Valeria Fedeli: Vice Presidente del Senato, figura che fino ad oggi avete ignorato perché stava buona lì, a fare egregiamente il suo lavoro, senza creare scompiglio. Poi, ieri, viene nominata Ministro e allora giù di insulti, di confronti con il volto di un clown, di illazioni di vario genere, di considerazioni che nulla hanno a che vedere con il suo ruolo. Addirittura compare un post in cui qualcuno, dotato veramente di intelligenza sopraffina, dice “e adesso chi lo spiega ai bambini che questa è il ministro dell’Istruzione?” dimostrando come l’intelligenza sia stata distribuita con molta parsimonia per alcuni.
E tralascio, per motivi di tempo, una simile analisi per Laura Boldrini, perché anche qui ci sarebbe da farsi del male.
Sottolineo però che il mio NON è un post “politico”, ma solo di costume e di senso di rispetto.
Tutto questo non per difendere queste tre Donne, non sta a me farlo e si difendono molto bene da sole, ma solo per dire, per l’ennesima volta, che la strada per la “parità di genere” è ancora molto lunga, mentre quella dell’invidia è a quattro corsie sempre affollate.