I furbetti ei loro nemici a tempo

Siamo in piena campagna elettorale che, come ben sappiamo, è il periodo in cui si sprecano tonnellate di parole pari solo al peso dei buoni propositi e delle promesse, quasi mai mantenute.

Vedo e leggo che qui a Roma quasi tutti i candidati Sindaco si battono per finirla con la piaga dei portoghesi ai tornelli della metro e con i furbi degli autobus gratis.

Giusto, ci mancherebbe: uno dei problemi di questa città (e non solo di questa) è che ci sono quelli che “faccio come mi pare”, categoria che dovrebbe essere contrastata da tutti e sempre.

Sul sempre, però, mi pongo una domanda: ma quelli che oggi si ripresentano alle elezioni ed erano già presenti in Consiglio Comunale prima, magari da due o tre consiliature, come mai si accorgono solo ora del problema? Dove sono stati negli anni scorsi, come mai non hanno fatto proposte simili a quelle che fanno adesso quando, magari, c’era la possibilità di fare qualcosa subito, non dopo e “se i romani mi eleggeranno”? Si tratta di un reato, se volete un reato minore, ma sempre reato è: i Pubblici Amministratori non dovrebbero essere i primi SEMPRE a tutelare la Legge?

O non ho capito niente io?

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