Oggi leggo sulla pagina Facebook di Flavia Perina questo post:
“Questa inutile, stupida esibizione di una forza che non c’è. Questo muro del Brennero che fermerà solo turisti e camionisti, perchè chiunque ci sia stato sa che il confine si attraversa ovunque passeggiando nei boschi. Questa ridicola sceneggiata pre-ballottaggi di due partiti di governo morti – socialdemocratici e popolari – che cercano consenso facendo i guardiani dell’Alpe. Questa rete da pollaio alta quattro metri, senza manco la dignità del terribile, dei vopos, delle torrette e dei check point, che sarebbe pure più rispettabile. L’Austria del valzer e dei canederli che finge di fare l’Urss di Breznev. Idioti.”
E credo che l’analisi, per chi conosce le montagne da quelle parti, sia assolutamente condivisibile. Non è certo da lì che passa la maggioranza dei profughi che cercano di andare verso Nord, anzi!
Ma la politica e l’esposizione mediatica possono di più della ragione e del buon senso. Credo sia vero che quel confine diventerà una specie di imbuto per chi vuole legittimamente andare in vacanza in Austria o in Germania o nei Paesi dell’Est Europa mentre chi volesse passare illegalmente quel confine potrà continuare a farlo usando quelli che una volta si chiamavano “spalloni” che oggi portano schiavi e non più denaro oltre confine.
Poi vorrei anche aggiungere che la volontà austriaca di eseguire controlli sul territorio nazionale italiano mi sembra veramente una follia e ogni italiano di buon senso dovrebbe “mettersi di traverso” ad una idea del genere: difendiamo anche dagli austriaci il nostro territorio, perché se lo vogliamo difendere dai migranti e plaudiamo a chi vuole venire in casa nostra a fare le pulci, mi pare che la contraddizione sia evidente.
Ma la politica urlata vince anche sul buon senso, temo.