Dopo i filmati sulle primarie del PD a Napoli, dopo le farse delle primarie di Salvini a Roma e quelle del referendum pro-Bertolaso (che non si possono chiamare primarie, ma allora che sono e a cosa servono?), credo di poter dire che l’Italia ha ampiamente dimostrato di non essere un Paese da Primarie. Far votare chi non ha poi diritto al voto, mettere tra i candidati chi non è della tua parte politica, o fare una pre-elezione con un candidato solo, sono barzellette degne di una democrazia molto immatura, non di un Paese avanzato come qualcuno pensa che sia l’Italia.
Tra le altre cose, proprio in questi giorni assistiamo alle Primarie degli Usa, il Paese che le ha inventate e le usa da qualche decina di anni: ma vi pare che siano la stessa cosa? A me no, anzi.
Poi, anche lì non mancano i colpi bassi, la politica è una cosa “sporca”, noi lo sappiamo bene quanto è sporca, ma lì hanno inventato anche le lavatrici.
Non amo il confronto con l’estero, non sono per nulla esterofilo, ma purtroppo sono realista: se devono essere delle buffonate, non facciamole, diteci chi sono i candidati e basta, poi starebbe a noi non votare i ridicoli, ma questo non lo facciamo e temo non lo faremo mai, perché siamo una democrazia immatura, molto immatura.
Chi ci aiuterà a crescere? La risposta è meglio che oggi non la scriva, perché sarebbe piuttosto tagliente.
Buon lavoro a tutti.