Forse ne stiamo parlando anche troppo, ma il tema è importante e provo a dire il mio parere sulla questione “furbetti del cartellino”.
Il tema è: se timbri e esci dal lavoro o se non ci vai proprio e fai timbrare ad un collega, sei un ladro e io (Stato) ti caccio in 48 ore.
Detta così è ineccepibile, mi pare evidente che la teoria sia inattaccabile. Solo che non è proprio così: non si può cacciare nessuno in 48 ore, neanche nel privato. Le tutele del lavoro in Italia sono tali e tante che non è proprio tecnicamente possibile farlo, quindi in parte questo è un proclama e poco altro.
Che in 48 ore il dirigente debba sospendere il dipendente infedele e poi eventualmente cacciarlo in 60 giorni è già più credibile.
Però ci sono alcune cose che fatico a capire, magari me le spiegate voi. La prima è la risposta piccata di Brunetta che dice “la legge esiste già, basta solo applicarla”. Vero, ma il suo Governo quante volte lo ha fatto? Io credo mai, e questo la dice lunga sulla differenza tra il proclama e l’azione.
Poi ci sono le opposizioni sindacali: e qui davvero non capisco. Ho avuto a che fare più volte con le rappresentanze sindacali e, spesso, ho trovato persone che, in maniera sensata ed intelligente, difendevano i lavoratori “buoni” dai fannulloni, e secondo me questo deve fare il Sindacato, punto e basta.
Ma quello che mi risulta davvero difficile capire è quanto sia importante questo problema (lo è davvero, importante) rispetto ad una questione molto più ampia.
In Italia, se non vado errato, ci sono circa 3.300.000 dipendenti pubblici sparsi in tutte le varie forme di attività che vanno dalla Sicurezza, alla scuola, alla gestione del territorio, alla pubblica amministrazione, ai governi locali e chi più ne ha più ne metta. Ma siamo davvero sicuri che questo esercito è ben posizionato, fa le cose giuste, è pagato a dovere, esprime concetti di efficacia ed efficienza, è ben guidato da dirigenti preparati e efficaci? Temo che le risposte siano negative, ed ecco che ci troviamo di fronte al problema vero, che peraltro ho già trattato altrove.
Che ci fanno 62.000 dipendenti (ammesso che siano quelli) al Comune di Roma, che brilla per evidente inefficienza? Che ci fanno i 18.000 dipendenti della Regione Sicilia, cinque volte più numerosi di quelli della Lombardia? Che ci fanno 10.500 forestali per i 6500 Km quadrati della Calabria, circa 2,5 volte in più dei Rangers canadesi che, per inciso, controllano un territorio di 400.000 km quadrati? Poi ci sono i buchi evidenti nelle Forze dell’Ordine, nella scuola e nella sanità. Quindi, credo che il tema molto più complesso sia quello della corretta gestione del personale, che purtroppo è stato spesso oggetto di trattative politiche, di scambi di favori, per non dire altro.
Ben venga quindi, la nuova legge contro i furbetti, ma quando metteremo DAVVERO le mani dentro a questa mostruosa burocrazia statale?