Questa notte la giornalista Stefania Petix, nota per le sue indagini nel variegato mondo del malaffare siciliano, è stata vittima di un attentato intimidatorio nel pieno centro di Palermo.
Di per sé non è una notizia, di cose di questo tipo ne accadono tutti i giorni e non solo in Sicilia; la riflessione, per me, è che si tratta di una giornalista (o almeno spero che lo sia) che si occupa di veri e propri crimini commessi in terra siciliana e lo fa per un giornale satirico. Cioè, se non intervengono Striscia o Le Iene o Luca Abete, nessuno dice nulla, la vita scorre senza troppi problemi, le opere incompiute restano tali, e via così.
E’ molto triste che debbano essere degli opinionisti “indipendenti” che fanno risalire alla cronaca un malaffare talmente diffuso da non essere già nemmeno considerato tale, ma considerato come una sorta di male necessario. Lo abbiamo visto con gli assenteisti della regione Sicilia, con gli scuolabus abusivi di Napoli, con le opere incompiute un po’ ovunque (ci vuole un tatuato in bicicletta per scovarle??) e con tante altre negatività che dovrebbero essere perseguite dallo Stato, quello che molto spesso e in molte parti del Paese manca da sempre e continua a mancare.
Significativo è il comunicato di Di Maio dei 5 stelle di oggi: ”
“I deputati #M5S dell’Ars e quelli di Camera e Senato sono vicinissimi alla giornalista Sfefania Petyx per il vile atto intimidatorio che ha danneggiato stanotte la sua automobile, parcheggiata nei pressi della cattedrale a Palermo.
“Atti del genere sono la prova che il prezioso lavoro di inchiesta, svolto con costanza, competenza e puntigliosità dalla coraggiosa giornalista, per portare alla luce misfatti ed illeciti che altrimenti resterebbero sconosciuti ai più, è svolto nella giusta direzione e, pertanto, dà fastidio e va ostacolato. Alla giornalista va la nostra pienissima solidarietà, nella certezza che l’esecrabile atto di questa notte finirà col rafforzare la determinazione e la tenacia che finora hanno contraddistinto il suo ottimo operato”
Sono d’accordo, anche se mi chiedo che senso abbia il fatto che sia una giornalista indipendente a correre tutti questi rischi: dove sono gli organi preposti, a partire proprio dalla politica?
A me fa molta tristezza.