Nei giorni scorsi, a molti è sfuggita una notizia non molto “battuta” dai media, troppo impegnati a discutere sul guano di piccione e su altre amenità festive: è la chiusura della Saeco di Gaggio Montano, provincia di Bologna.
Le due posizioni sono: da una parte i sindacati e i lavoratori che temono la delocalizzazione della produzione in Romania, dove la controllante Philips ha da tempo trasferito parte delle attività di Saeco, e dall’altra la Philips stessa che parla di un trasferimento di attività per “valorizzare” la produzione di alta gamma a Gaggio Montano.
Bene, solo il tempo ci dirà dove stia la verità, ma a me pare che si tratti di un primo passo: fra un paio di anni, si dirà che la produzione di alta gamma non regge la concorrenza e che occorre trasferire tutto in Romania. Spero di sbagliarmi, ma è storia già nota.
Ma perché in Romania? Andiamo a vedere perché proprio lì e non altrove.
Secondo il sito Eurostar, in Italia il costo medio orario del lavoro con imprese a più di 10 unità, è intorno ai 29€/ora, mentre in Romania è circa 6€/ora, peraltro questa è una delle medie più basse di tutta Europa. La media dell’Unione Europea a 28 membri è circa 23€/ora (dati 2014)
La retribuzione oraria lorda in Italia è circa 12€/ora, in Romania è circa 6€/ora.
Poi, preso dal sito www.misterfisco.it, vi allego la descrizione dell’apertura di una società in Romania, con alcune sorprese non da poco, che ho rilevato in grassetto:
“Per poter svolgere un’attività commerciale nel settore privato in Romania, la forma più utilizzata è la costituzione di una società commerciale con responsabilità limitata.
La costituzione delle società commerciali e la loro disciplina è regolata dalla legge 31/1990.
La società può contenere da 1 fino ad un massimo di 50 soci, persone fisiche o giuridiche, ed un capitale sociale di 200 Lei (circa 50 euro).
Le tasse per la costituzione sono di 300 euro circa.
La società si forma con un atto costitutivo, che viene concordato dai soci e controllato dalla camera di commercio, che è presente in ogni provincia e collabora con il tribunale.
Le tappe per la costituzione di una società commerciale, qualunque sia la sua forma, e quindi anche per la costituzione di una Società commerciale a responsabilità limitata, sono :
– attribuzione della denominazione;
– apertura di un conto corrente in banca e deposito del capitale sociale;
– stipulazione dell’atto costitutivo ed iscrizione alla camera di commercio e relativa pubblicazione nella gazzetta ufficiale.
In media, per la fondazione di una società commerciale, i tempi sono di 30 giorni.
Per alcune attività (ristoranti, produzione di beni alimentari, etc.) servono una serie di autorizzazioni :
– autorizzazione sanitaria,
– autorizzazione sanitario-veterinaria.
E’ necessario, inoltre, generalmente, mettersi in regola ai fini della previdenza del lavoro.
Le imposte sul reddito delle società
Riguardo alle imposte, in Romania funziona in questo modo:
– dalla costituzione di ogni società commerciale, si dovrà pagare il 3% del reddito trimestrale, entro il 25 del mese successivo alla scadenza del trimestre. Questa modalità di versamento delle imposte si applica finché la cifra di affari, in un esercizio finanziario, è inferiore al valore di 100.000 euro.
– qualora la cifra d’affari superi il valore di 100.000 euro, si paga un’imposta sul reddito del 16% applicata sul reddito tassabile.
Il reddito tassabile si compone del reddito contabile annuale, a cui si aggiungono le spese non detraibili fiscalmente (spese per soci, etc.), oppure le spese parzialmente deducibili (spese di protocollo 2% dell’utile, etc.).
All’imposta sull’utile si applica lo stesso regime di pagamento, ossia quello trimestrale, salvo che per il quarto trimestre, in quanto il termine è il 25 marzo dell’anno successivo.
L’Iva
L’imposta sul valore aggiunto aveva due aliquote: il 24% e il 9%.
L’imposta del 9% si pagava per libri, medicinali e servizi alberghieri.
Per il resto, si applicava l’imposta del 24 %.
Dal primo giugno 2015 l’aliquota del 24% è stata ridotta al 9%.
Esistono alcune categorie di attività, come la discarica di rifiuti ed il commercio di legname e cereali, alle quali si applica il sistema dell’inversione dell’imposta (non si paga e non si deduce Iva).
Una società commerciale può scegliere alla fondazione se pagare l’Iva , oppure no. Quindi può scegliere il sistema di dedurre o accumulare Iva al momento del pagamento. Se non si sceglie il pagamento dell’Iva alla fondazione, la società è non pagante finché arriva ad una cifra di 65.000 euro. Al momento in cui si cambia il regime di tassazione, si può dedurre l’Iva per la merce già esistente da non più di 90 giorni.
L’Iva si paga trimestralmente, con le seguenti eccezioni:
– se è stata effettuata una transazione extracomunitaria, iniziando col mese successivo a quello nel quale è stata effettuata la transazione, l’Iva si paga mensilmente ed il sistema rimane tale per un periodo di 2 anni, anche se non si effettua più nessuna transazione;
– mensilmente, nel momento in cui il valore supera i 100.0000 euro in un esercizio finanziario.
Aspetti previdenziali
Per i contributi previdenziali in Romania, si pagano diverse categorie di tasse :
A carico del dipendente (oltre all’imposta sullo stipendio del 16%), vi sono contributi per le assicurazioni sociali, cassa integrazione e servizi sanitari per il 21,8%
A carico del datore di lavoro, vi sono contributi per le assicurazioni sociali, cassa integrazione, servizi sanitari per il 27%
Lo stipendio minimo, valido in questo momento è di 220 euro, dal 01/07/2015 sarà di 250 euro.
I debiti salariali si saldano mensilmente o trimestralmente, a seconda del numero di dipendenti ed alla scelta fatta dalla società al momento della costituzione.
Dividendi
I dividendi si tassano con un’aliquota d’imposta del 16% e un’aliquota del 5,5% per i fondi sanitari.
I dividendi erogati da parte di una persona giuridica straniera con la sede sociale in Romania, sono esenti da imposta se la persona giuridica straniera rispetta le seguenti condizioni:
– la persona giuridica residente in uno stato UE assume la forma di organizzazione della società con responsabilità limitata o della società per azioni;
– paga in uno stato membro UE l’imposta sul reddito;
– possiede un minimo di 10% del capitale sociale della persona giuridica per un periodo ininterrotto di almeno 1 anno, rispetto alla data del pagamento del dividendo.”
Non credo serva fare il confronto con l’Italia: se tutto questo corrisponde al vero, è evidente che in Romania conviene e conviene tanto andare ad impiantare aziende, perché se il know-how è lo stesso, se i materiali sono gli stessi, se la qualità, quindi, è garantita, l’unica vera differenza la fanno la pressione fiscale ed il costo del lavoro.
Sommessamente suggerisco allo Stato Ialiano di lavorare su questi parametri, e poi di dire che “stiamo ripartendo”. A meno che non si intenda che stiamo ripartendo verso la Romania.