Prima di partire con le mie considerazioni, devo fare alcune premesse che ritengo necessarie e doverose.
- non vorrei (se non fosse per la retribuzione) essere al posto di Giuseppe Conte, soprattutto quando deve “prendere ordini” da Rocco Casalino, che qualcuno prima o poi mi spiegherà come ha fatto ad arrivare lì.
- siamo senza dubbio alcuno in presenza di un problema sanitario gravissimo, che sta mettendo a dura prova tutti i Paesi del mondo, non siamo né i primi né gli ultimi ad affrontare questa schifezza
- non credo che altrove gli aiuti di Stato arrivino con la stessa velocità con cui arrivano gli strali contro il nostro Governo perché “guarda che in Germania arrivano aiuti a pioggia e da noi no”, soprattutto perché i miei amici imprenditori tedeschi non ne sanno nulla, ma sarà un caso
- non ci sono alternative, al momento, per il contenimento della malattia: distanziamento, igiene personale (che non guasta mai) e mascherine. Lasciate perdere plasma, clorochina, immunoglobuline, succo di mela, asparagi fritti e altre boiate del genere.
- anche se volessimo dar retta a chi pontifica dalla TV dell’opposizione che “i morti sono molti di meno”, diciamo che sono la metà? 30.000? A me pare siano comunque abbastanza per prendere la questione sul serio, fate voi.
- non credo che ci sia una volontà più o meno nascosta di far morire l’economia nazionale, non ci sarebbe alcun interesse da parte di nessuno, tantomeno del Governo. State tranquilli che se i cinesi o gli arabi vogliono comprarsi qualcosa lo fanno, senza aspettare i virus. Ci ho lavorato con quelli lì, so di cosa sto parlando.
Bene, detto tutto ciò, vi dico che ieri sera ho cercato di capire dalle parole di Giuseppe Conte cosa ci aspettava da domani all’epifania che, per fortuna, “tutte le feste si porta via”. Giuro: non ho capito una beata mazza, se non che il regista del teatrino Rocco Casalino aveva portato in sala stampa giornalisti addomesticati, per mettere in scena l’ennesima buffonata buona solo per chi ci crede (spero pochi ma temo molti). Quindi, dovendo prendere delle decisioni per questi giorni, stamattina presto ho preso in mano la Gazzetta Ufficiale per provare a capire.
“DECRETO-LEGGE 18 dicembre 2020, n. 172
Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. (20G00196) (GU Serie Generale n.313 del 18-12-2020)”e già qui uno che non sia del tutto avvezzo al gergo legale si chiede “ma che stanno a dì?”
Tre articoli, davvero pochi: il secondo si occupa dei possibili “ristori” ai danneggiati con una serie di promesse che spero vengano mantenute, mica siamo la Germania noi!! Le cose che diciamo le facciamo anche (risate fragorose ammesse), il terzo di cinque righe solo per dire che il DL entra in vigore da oggi, ma il vero capolavoro è il primo articolo che dice:
” Art. 1 Misure urgenti per le festivita’ natalizie e di inizio anno nuovo
1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020; nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure di cui all’articolo 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, ma sono altresi’ consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 e’ altresi’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi gia’ conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potesta’ genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
2. Durante l’intero periodo di cui al comma 1 restano ferme, per quanto non previsto nel presente decreto, le misure adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.
3. La violazione delle disposizioni del presente decreto e di quelle del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, e’ sanzionata ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.”
Direi che è chiarissimo, no? No.
Per capire cosa si può fare e cosa è vietato, occorre andarsi a leggere i due DPCM citati e tutti i collegati di ogni tipo, forma e grado che si insinuano nelle complesse menti schizofreniche di chi ha partorito tutta questa roba. Perché, vedete, io mi ritengo un uomo discretamente acculturato, che peraltro per lavoro è abituato a leggere ed interpretare le normative nazionali, ma davvero fatico a capire cosa si può fare e cosa no, al netto del fatto che sperare nel buon senso medio degli italiani è una battaglia persa. Il problema non dovrebbe essere capire se violo o meno le sanzioni, ma se ha senso fare certe cose o no. E purtroppo vedo tanti che fanno comunque cose che si potrebbero facilmente ed agevolmente rinviare ad altra data, per festeggiare un Natale che a mio parere non ha davvero nulla da festeggiare.
Anche perché, mentre in marzo si presero misure draconiane per affrontare l’epidemia, oggi si è cercato di accontentare un po’ tutti, riuscendo nel non facile compito di scontentare tanti (mi riferisco agli imprenditori di molti settori in difficoltà, non a chi si lamenta che non può andare da nonna dalla quale, peraltro, non andava da 12 anni) e di mettere in difficoltà quelle categorie a cui solo dieci giorni fa avevi detto che avremmo avuto un Natale “sereno” con i locali aperti a pranzo e cose del genere. Poi, dopo che hanno fatto tutto quello che sembrava essere consentito, dici loro l’esatto contrario. Benissimo, ottimo.
Chiudi gli impianti sciistici nell’inverno più nevoso degli ultimi 10 anni, quando forse sarebbe bastato imporre regole ferree per le sciovie e le piste ed applicare le stesse regole del bar sotto casa mia a tutti i locali delle montagne. Ristori” zero.
Si è tentato di trovare mediazioni quando non ce ne sono: o accetti il rischio di alcune misure restrittive che lasciano il campo a possibili recrudescenze della malattia, o chiudi tutto per un mese e speri che in quel mese la situazione sanitaria migliori. Adesso capite perché dico che non vorrei essere al posto di Conte, a parte lo stipendio?
E finisci dicendo che ci saranno controlli serratissimi durante questo periodo: 70.000 uomini e donne delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito a controllare se sei giro con un solo cugino o due e se andate dritti dalla nonna (ma magari non vi ricordate la strada, dopo 12 anni) e chiedete ad un vostro amico di venire con voi, ma uno solo per macchina, seduto dietro con la mascherina e le cinture allacciate, naturalmente con le gomme da neve obbligatorie (dalla Toscana in sù) anche se in pianura non nevica da anni perché “Se poi invece nevica quelli con le gomme normali bloccano tutto”, ma puoi aggirare la questione mettendoti in macchina delle catene (assolutamente inutili), ma così eviti la multa. Ah, mi raccomando, quello che guida non deve bere perché vedrai che i 70.000 faranno anche quei controlli lì, oltre a controllare le mascherine, i locali e gli scontrini no quelli del cashback che servono per recuperare i soldi spesi. Ah ma la app non funziona? Vedrai che è stata progettata dallo stesso scemo che ha progettato Immuni, tutte robe inutili.
Io sono certo che da lassù il buon Kafka ci guardi con malcelata invidia perché lui tutta questa fantasia non l’ha mai avuta, mentre i Padri della Patria (senza fare nomi) stanno chiedendo a Nostro Signore di poter scendere qui solo per un paio di giorni, ben armati di bastoni nodosi perché di gente da prendere a bastonate ce ne sarebbe parecchia.
Insomma, adesso siamo riusciti a fare peggio di quello che ci si poteva immaginare, e probabilmente le misure prese non saranno sufficienti a contenere questo maledetto virus. Sarà solo un altro tassello nel puzzle di pochezza di questo governo.
La montagna dei consulenti ha partorito il topolino del decreto legge incomprensibile.
Peraltro, se dovesse cadere il Governo adesso, io non saprei davvero chi mettere al comando della nazione perché il livello culturale, sociale e politico sta scendendo ad inferi davvero difficili da immaginare, da destra a sinistra senza alcuna concessione.
Andremo alla fame? No, non credo. Vivremo anni molto difficili (per qualcuno ovviamente più difficili di altri) ma non moriremo di fame, per fortuna.
Siamo in dittatura? No, perché se fossimo in dittatura io sarei già agli arresti.
Siamo messi bene? Cosa fai, scherzi?
In bocca al lupo a tutti noi.